sabato 28 aprile 2007

GEARS OF WAR

Nelle viscere della bestia

Quando il coin-op abbraccia le new generation.
Come il primo giorno di vacanza. Anzi no... come il giorno della promozione dopo l'esame della maturità. O forse no, ancora di più: come la prima volta che i nostri occhi si sono posati sull'amore della nostra vita. Gears of War è così. Un'emozione forte, fortissima, un momento che non potremo scordarci facilmente quando, a console accesa, ci siamo resi conto che tutto quell'hype non era pura fantasia, ma lussureggiante realtà. Mesi e mesi di filmati incredibili, trailer emozionanti e discussioni che prendono forma e vita attraverso uno schermo mai così palpitante e dannatamente affascinante. Dopo tutto questo poteva, il capolavoro Epic Games, deludere le aspettative di gioco in multiplayer? Ovviamente la risposta è un secco e indiscutibile "No".


TUTTO ATTORNO A ME
Dicesi "multyplayer", leggasi "Halo 2". Come i molti possessori di Xbox sapranno il gioco Bungie resta tuttora un punto di riferimento assoluto nel panorama dei giochi Xbox Live: un gameplay talmente azzeccato da classificarsi ancora al top per le console di casa Microsoft. Che fare per superare il limite? Su questo punto risultano a nostro parere fondamentali le parole scritte dal Lead Designer di Gears of War, Cliff Bleszinki, riportate come incipit al libretto di gioco:

"Per creare i giochi della prossima generazione dobbiamo essere bravi a sfruttare le risorse che abbiamo a disposizione".


Parole che risuonano impetuose nella nostra mente nel momento stesso in cui il più grosso limite di Halo 2 è stato letteralmente infranto con una semplicità che ha del disarmante: vivere la campagna principale assieme a un compagno di gioco attraverso Xbox Live è divenuto realtà. Sarà sufficiente invitare alla partita il gamertag di un amico per ritrovarsi, in men che non si dica, a giocare e parlare assieme durante i nostri furiosi combattimenti. Quale miglior biglietto da visita per un serio candidato al titolo di Gioco dell'Anno 2006?

FACILE COME BERE UN BICCHIER D'ACQUA
Una volta accesa la console e inserito Gears of War nel lettore DVD, basterà davvero poco per farsi prendere dalla smania del gioco online. Complice di ciò, oltre alla già decantata modalità in cooperativa via Xbox Live, l'immancabile presenza delle arene di gioco dedicate alle più classiche delle modalità di gioco a squadre, con un massimo di otto combattenti per scenario. A differenza di altri titoli ben più blasonati, la semplicità delle proposte di Gears of War risulta in primis alquanto disorientante, anche se ci vorrà ben poco prima di capacitarsi di quanto in realtà risulti di fondamentale importanza la qualità, e non la quantità, per rendere un qualsiasi gioco online incredibilmente divertente.

Complice la sua natura quasi da coin-op, Gears of War online cattura e seppellisce il giocatore sotto una montagna di emozioni difficilmente descrivibili. Non sarà importante se l'arena scelta (fra le dieci disponibili) sarà luogo di battaglia per uno scontro in cui vedremo i giocatori alternarsi a ruolo di leader, o dove sarà necessario abbattere il nemico da vicino o, più semplicemente, radere al suolo la squadra avversaria. Ciò che conta davvero è infangare l'avversario, abbatterlo nel modo più cruento possibile, dare sfogo alla propria adrenalina attraverso un sistema che (in barba a tutte le riviste pseudo/settoriali/scandalistiche) nasce e si sviluppa sul sano principio de "la prossima volta che ti prendo me la pagherai cara". La perfetta reincarnazione dei coin-op degli anni Ottanta a portata di joypad.


EMOZIONI SPARSE UN PO' OVUNQUE
Di certo, fra le tante cose, non possiamo scordarci la bontà visiva di Gears of War, in grado di ricreare arene di combattimento quanto mai stupefacenti per gli occhi. Aggirarsi sotto la pioggia, schivare un treno in arrivo o più semplicemente fermarsi ad ammirare le imponenti strutture in stile gotico ha il suo perché anche durante le sessioni in multiplayer. Così come riesce difficile scordarsi che, per quanto sia soddisfacente assestare il colpo finale all'ultimo sopravissuto della squadra avversaria, altrettanto onore è riservato a colui che aiuterà un compagno sul punto di un dissanguamento che porterà all'inevitabile morte. Un mix di fattori in grado di catturare come pochi altri titoli hanno saputo fare grazie anche alla scelta di evitare il respawn del giocatore: seguire e commentare con i compagni caduti le gesta dell'ultimo eroe della nostra squadra è una sensazione che nessun testo scritto potrà mai riportare

Halo 3 non supporta il "FullHD"


Bungie presenta nuovi dettagli su controlli e risoluzione.
Attraverso il consueto aggiornamento settimanale dai lavori in corso Bungie ha eliminato alcune delle voci che circolano da tempo in rete su Halo 3 a cominciare da quelle che riguardano i presunti 60FPS (fotogrammi al secondo) e 1080p (la cosiddetta risoluzione "FullHD").

Nessuno dei due sarà presente nella versione finale, annuncia il team creativo, per motivi strettamente legati al miglioramento dei dettagli e della qualità visiva. Offrire nativamente la risoluzione FullHD e 60 fotogrammi al secondo, precisa Bungie, significa scendere a enormi compromessi con la qualità visiva del gioco, un "sacrificio" che nessuno vuole far compiere a Master Chief.

I 1080p saranno comunque supportati sulla versione Elite dell'Xbox360 ma non nativamente, solo "aumentando" i pixel dalla normale risoluzione di 720p. A fondo news, nell'immagine che segue, vedete la disposizione provvisoria dei comandi che verrà usata nella Beta e, con poche varianti, nella versione completa.

Nuove perdite per Microsoft dall'intrattenimento

Varie spese connesse a Xbox e Zune tingono di rosso l'ultimo trimestre.
Benchè la casa di Redmond fissi una chiusura nettamente positiva (quasi 5 miliardi di Dollari) per l'insieme delle sue attività, grazie anche all'ottimo avvio di Windows Vista, la divisione Home Entertainment (concentrata su videogiochi e Xbox) ha segnato un altro trimestre in negativo.

Gli ultimi annunci finanziari parlano di perdite per 315 milioni di Dollari e una discesa nelle vendite del 21% rispetto all'anno scorso, quando evidentemente era molto forte l'effetto "lancio" attorno all'Xbox 360. Microsoft individua le ragioni di questo calo nella diminuzione delle vendite hardware, dei giochi e nelle spese connesse a Zune, il lettore multimediale portatile lanciato per fare concorrenza all'iPod.

Si segnalano anche spese extra per l'estensione della garanzia Xbox 360 negli Stati Uniti, resa necessaria per i noti (e diffusi) problemi di affidabilità che hanno visto la macchina smettere di funzionare improvvisamente e anche a distanza di mesi dall'acquisto.

Nintendo prepara 124 titoli per DS e Wii

La maggior parte diretta al portatile, e in uscita da fine estate.
A rassicurare il sempre maggior numero di utenti che non vede molte uscite "first-party", Nintendo rende noto che sono in lavorazione 124 titoli internamente, ben 79 diretti al DS e 45 a Wii. Come sempre, il vero interrogativo non è quanti giochi siano in lavorazione, ma quando usciranno...

Su questo punto Satoru Iwata (presidente della casa nipponica) ha precisato che i primi "big" sono previsti come sempre avviene a fine estate e durante il periodo natalizio, senza ulteriori precisazioni circa la piattaforma destinata a riceverli.

La disparità nel numero dei titoli (tra DS e Wii) conferma, comunque, che Nintendo è attualmente concentrata più sui portatili che sul mercato casalingo, anche in virtù dell'enorme successo, e vendite altrettanto imponenti, raccolte dal DS in campo hardware.

Dragon Quest IX modificato in battaglia

Square Enix re-introduce il sistema a menu nei combattimenti.
La levata di scudi, come si dice in questi casi, dei fan nipponici ha prodotto una serie di cambiamenti alle specifiche previste in Dragon Quest IX, il primo dei quali interessa il sistema di combattimento, che non sarà più in tempo reale come annunciato l'anno scorso.

Square Enix, infatti, ha deciso di re-introdurre le classiche battaglie a turni controllate via menu, con gli avversari disposti ordinatamente davanti e noi, ognuno pronto ad agire solo quando il comando viene impartito (o da noi, o dal computer). Tale modifica interessa anche il gioco online, dove ogni utente può effettuare la scelta relativa al suo personaggio o comunicare consigli e strategie ai compagni durante i "tempi morti".

Gli avversari restano comunque visibili sulla mappa principale, così da eliminare l'effetto-noia derivante dai combattimenti casuali (i nemici possono, infatti, essere evitati).

Transformers raddoppia su DS


L'adattamento portatile di questo film uscirà in due versioni.
Activision ha presentato alcuni dettagli inediti circa la versione Nintendo DS di Transformers, l'adattamento del film ispirato all'omonima serie TV anni '80. Su DS il gioco uscirà in due versioni sottotitolate "Autobots" e "Decepticons" ciascuna con uno scenario inedito.

Gran parte delle caratteristiche, comunque, rimarrà invariata a cominciare dal supporto Nintendo Wi-Fi per il confronto di classifiche e record o per scaricare nuove missioni. A livello di struttura, questa versione segue quelle "da casa" promettendo livelli aperti all'esplorazione e la possibilità di passare in qualsiasi momento dalla forma di robot a quella di veicolo.

Tutti i rumor di BioWare

Star Wars: Knights of the Old Republic diventa un MMORPG?
Il sito Internet CVG ha anticipato oggi una serie di rumor - ovvero voci di corridoio - contenuti nel prossimo numero della rivista Electronic Gaming Monthly, in vendita a partire dall'8 maggio con la copertina dedicata all'appena svelato Tom Clancy's EndWar.

Le voci in questione riguardano lo sviluppatore BioWare, che a quanto pare avrebbe creato un team interno con il compito di sviluppare un MMORPG ambientato nell'universo di Star Wars: Knights of the Old Republic, la fortunata serie di giochi di ruolo basata sull'intramontabile franchise di George Lucas. Ciò che non è affatto chiaro è se questo progetto coincida con il misterioso MMORPG di cui si parla da quasi un anno o se costituisca invece nientemeno che un secondo gioco di ruolo online in lavorazione.

Gli altri due rumor investono invece il già confermato gioco di ruolo per PC Dragon Age, che a quanto pare giungerà anche su piattaforma PlayStation 3, e il gioco esclusivo per DS - anch'esso menzionato di sfuggita alcuni mesi or sono - che sarebbe basato su un altro fortunatissimo franchise, ovvero quello di Baldur's Gate.

Call of Duty 4 Modern Warfare

L'annuncio avverrà sabato prossimo in occasione di un evento sportivo.
Dopo un primo suggerimento è arrivata la conferma che l'annuncio di sabato prossimo programmato dagli sviluppatori Infinity Ward riguarda Call of Duty 4: Modern Warfare.

La notizia in realtà si ferma qui ma già il titolo del gioco contiene l'informazione più importante, ovvero il radicale cambio di ambientazione per la serie che si sposta dalla Seconda Guerra Mondiale a campi di battaglia più "moderni", anche se non è dato sapere quanto moderni e soprattutto in quale parte del mondo essi siano dislocati.

L'annuncio avverrà in occasione dell'NFL Draft, un evento sportivo molto seguito negli USA che certo garantirà ampia risonanza alla notizia. Prima di chiudere vale la pena ricordare che, se tutto andrà come previsto, vedremo avverarsi uno dei rumor più "lungimiranti" della recente storia di Internet, dal momento che titolo e ambientazione era già stati scoperti dal blog Joystiq il 7 marzo 2006, cioè prima ancora della presentazione di Call of Duty 3.

CLICCA QUI PER VEDERE IL VIDEO IN ANTEPRIMA ASSOLUTA DI CALL OF DUTY 4 MODERN WARFARE.

Aspettando Max Payne 3

Riguardo l’uscita di Max Payne 3 si è avuta un exploit di news (ma sarebbe meglio dire voci di corridoio) tra marzo e dicembre 2004. In realtà si trattava per lo più di colpi di coda che si ricollegavano al grande successo ottenuto al secondo capitolo della saga e, conseguentemente, alla speranza di vedere presto una nuova avventura del nostro caro Max. Ora come ora c’è poco da sperare Max Payne 3 tarderà molto e probabilmente non vedrà mai la luce. Gli indizi che ci spingono ad affermare con tanta certezza questa tesi sono perlopiù supposizioni basate sulle stesse parole dei programmatori:
Durante una di conferenza di Take-Two Interactive a Jeff Lapin è scappato ( non si se inavvertitamente o apposta) una parola di troppo sul futuro di Max Payne. Ecco le sue testuali parole:
«Credo che passeranno ancora un po' di anni per poter realizzare il prossimo episodio…. che sarà ancora più spettacolare, ed è quello il nostro obiettivo, trattandosi di un "brand" che tutti conoscono. In ogni caso ci sarà sicuramente un altro Max Payne».
Non sembrava però dello stesso parere un altro elemento chiave del team di sviluppo di MP, il level designer Mikael Kasurinen che su un sito di news inglese aveva affermato poco dopo:
Non stiamo facendo Max Payne 3…
Al momento l’ipotesi più probabile è la seguente: da qualche parte negli studi esistono degli script di Max Payne 3. Ma da quando il progetto Alan Wake è entrato negli studi di Remedy, ogni sinergia è stata deviata verso questo nuovo, promettente titolo. Certo, Remedy è sempre Remedy, fa poche cose e le fa per bene, e noi rimaniamo sempre speranzosi !